Pressature cavi d’acciaio – Il Gavone
Pressature cavi d’acciaio
Info generali sui tipi di pressature

Nelle attrezzature di bordo, i cavi di acciaio inox sono una parte molto importante; si va dai cavi utilizzati per sostenere l’armo (sarti, stralli, volanti) ai cavi dei sistemi di governo del timone (frenelli), ai cavi delle battagliole (draglie). La componente fondamentale che qualunque cavo impiombato deve possedere è la sicurezza di utilizzo in ogni condizione.

Per garantire questo, vengono utilizzati cavi inox con strutture particolari che conferiscono caratteristiche di resistenza e flessibilità diverse. Nella nomenclatura tradizionale vengono identificati con il numero di trefoli che li compongono, ovvero i “fili” più piccoli, che una volta ritorti su se stessi, formano il cavo finale: a parità di diametro, più trefoli compongono un cavo più questo sarà flessibile e meno resistente all’allungamento e viceversa (es. 1×19 – 1×133, 1×149, ecc.).

La resistenza alla rottura (o carico di rottura) è direttamente proporzionale alla sezione utile, ovvero la superficie del diametro realmente composta da acciaio, escludendo i vuoti tra un trefolo e l’altro: a parità di diametro, maggiore è il numero di trefoli, maggiore sarà la superficie utile. Un caso limite è rappresentato dai cosiddetti cavi in tondino nei quali la sezione è tutta superficie utile.

L’aspetto che accomuna tutti i cavi è la presenza di terminali che variano a seconda del tipo di utilizzo previsto: ad occhio, a forcella, a martelletto, a semisfera, ecc. Ogni terminale ha una parte cava compatibile con il diametro del cavo che dovrà essere inserito al suo interno ed una parte cilindrica esterna compatibile con le matrici della pressa che li dovrà fissare: ogni macchina ha i suoi terminali ed ognuno di essi può essere usato solamente con un determinato diametro e tipologia di cavo.

Esistono sostanzialmente due metodi per pressare un terminale: pressatura a matrici verticali e pressatura a matrici eccentriche. Entrambe sono efficaci e se fatte correttamente, sono praticamente indistruttibili.

La forza applicata dalla pressa idraulica sulle matrici causa una riduzione del diametro del terminale di circa il 15/20%; tale compressione comporta che l’acciaio del terminale si “fonda” sul cavo, copiandone esattamente l’impronta e diventando sostanzialmente un corpo unico. Ad esempio, per consentire la pressatura di un cavo da 6 mm di diametro, occorre una forza non inferiore alle 20 tonnellate. I terminali pressati sono progettati per avere una resistenza sul cavo maggiore del carico di rottura del cavo stesso.

Tipi di cavi e terminali disponibili
  • Cavo inox 316 ritorto 1×19 (draglie e cancelletti, sartiame per piccole imbarcazioni). Diametri in mm: 2.5 – 3 – 4 – 5.
  • Cavo inox 316 ritorto 1×133 e 1×149 (frenelli, cavi interni per boma, cavi per comandi a distanza, drizze di imbarcazioni d’epoca, cavi per verricelli). Diametri in mm: 2.5 – 3 – 4 – 5.
  • Cavo inox 316 ritorto 1×133 ricoperto in PVC bianco (draglie, cavi antifurto). Diametri in mm: 6 – 8 – 10 (acciaio interno da 3 – 4 – 5).

Tipi di terminali disponibili su tutti i cavi da 2,5 a 5 mm di diametro: ad occhio, a forcella, a martelletto, a semisfera e a gancio (completi di piastre di fissaggio). Si eseguono anche terminali a redancia e pressatura con manicotto in rame o alluminio su tutti i tipi di cavi disponibili (per il cavo 1×19 solo fino al diametro 3).

Servizio di fornitura cavi impiombati

Per la realizzazione di cavi impiombati è necessario fornire tutte le misure secondo lo schema, indicando il tipo di cavo richiesto ed i terminali desiderati.

Per la realizzazione di draglie con terminale filettato, occorre specificare il diametro massimo della filettatura e la lunghezza complessiva, incluso il tenditore. Le draglie vengono fornite esclusivamente complete di tenditore nuovo.

Se dovesse risultare difficile misurare i cavi, potete spedirli e penseremo noi a realizzarne una copia esatta.